I BUSINESS GAME PER LA DIDATTICA NELLE SCUOLE

By:   |

Ci sono docenti per cui il suono della campanella, più che della lezione, segna l’inizio di una missione. Docenti che si rimboccano le maniche e fanno la differenza, perché guardano oltre il programma. Insegnanti che credono nel potere dell'istruzione come mezzo di crescita e cambiamento. Perciò si aggiornano costantemente e sperimentano nuovi metodi, determinati a preparare al meglio i loro studenti per il futuro.

 
 Artemat per le scuole
 

A scuola, in effetti, i giovani acquisiscono conoscenze riguardanti le varie materie di studio ma anche le competenze necessarie ad affrontare la vita. Il sistema, quindi, dovrebbe anche aiutarli a sviluppare un mindset che gli tornerà utile quando inizieranno il capitolo lavoro. Per questi docenti, sempre alla ricerca di nuove soluzioni e metodi innovativi, i business game rappresentano la prossima frontiera dell’apprendimento.

Il gioco è sempre stato un potente strumento di apprendimento. Chiunque di noi ricorda le lezioni apprese giocando. Il gioco ci insegna a pensare in modo critico, a risolvere problemi e a lavorare in team. Ecco perché i business game sono sempre più popolari in tutti i livelli di formazione.

Ma cos'è un business game? È la simulazione virtuale ma realistica di come funziona un’azienda. Gli studenti, suddivisi in team ma anche singolarmente, gestiscono un'impresa virtuale, affrontando sfide e prendendo decisioni con l’obiettivo di apprendere le principali dinamiche aziendali e di capire come sono collegate fra loro. Questo approccio è basato su principi psicologici come l'apprendimento esperienziale e la gamification, e può essere applicato in tutti settori. L'elemento competitivo aggiunge un ulteriore livello di coinvolgimento e stimolo.

I vantaggi sono evidenti tanto per gli studenti, cui viene offerto un ambiente sicuro per sviluppare e potenziare competenze tecniche (analisi, strategia, marketing, economia ecc.) e competenze trasversali (comunicazione, teamworking, decision making ecc.), che per i docenti, che così possono insegnare materie complesse in modo più coinvolgente e interattivo. "Dimmi e dimentico, insegnami e potrei ricordare, coinvolgimi e imparo”, disse Benjamin Franklin.

Immagina una classe di studenti che gestisce una startup nel mercato delle applicazioni mobile. Ogni decisione, dalla gestione del budget alla valorizzazione del capitale intellettuale, influisce sul successo dell’azienda e, di riflesso, offre ai ragazzi la possibilità di capire bene come funziona la sostenibilità nel business. Il beneficio è che, quando arriverà per davvero il loro momento, quei ragazzi avranno una valida esperienza su cui basare le loro prime, importanti scelte.

Schematizzando, i business game si articolano in 4 step:

  1. Formazione dei team: dove gli studenti vengono suddivisi in piccoli gruppi.
  2. Scelta del settore: in cui ogni team individua l’ambito su cui concentrarsi.
  3. Gestione e strategia: durante il quale i gruppi prendono decisioni di varia natura.
  4. Valutazione e feedback: scelte ed effetti derivati vengono analizzati per trarre lezioni preziose.

A questo punto il dubbio è legittimo: questo approccio funziona con i giovanissimi tanto quanto si è rivelato efficace con i grandi? Sicuramente. Lo confermano i feedback ampiamente positivi che raccogliamo da migliaia di studenti che partecipano ai business game progettati da Artémat e distribuiti nelle scuole da Ligra srl. La maggior parte dei ragazzi riferiscono un aumento della comprensione riguardo le dinamiche aziendali e un miglioramento delle competenze trasversali.

Ciò dimostra che non si tratta solo di un trend, ma del futuro dell'educazione. Le aziende adottano questo approccio per il recruitment e la formazione dei loro dipendenti, le università lo hanno introdotto per migliorare sia l'input che l'output didattico e anche le scuole, pian piano, si stanno convertendo. In un mondo in rapida evoluzione, i business game rappresentano il passaggio più rapido ed efficace tra la teoria e la pratica. Perché come diceva Platone: “La direzione in cui l’istruzione inizia un uomo determinerà la sua vita futura”.