LA GAMIFICATION PER POTENZIARE LA SKILL TEAMWORKING

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In Africa dicono che “da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano”. Nel mondo delle imprese funziona esattamente così. Infatti tutte destinano molte risorse nella formazione di team capaci di esprimere un valore superiore alla semplice somma delle parti. Insomma, le aziende non cercano solo giovani talenti, bensì giovani talenti che possano lavorare perfettamente in sintonia l’uno con gli altri. Quindi, ragazzi, prima imparate a fare squadra, prima avrete accesso a grandi soddisfazioni professionali.

 
 University Talent Challenge foto
 

Ma come si può allenare questa soft skill se non si fa ancora parte di un team aziendale? La risposta appare ovvia solo dopo averla letta: giocando. Più precisamente, stiamo parlando di un approccio innovativo e dinamico alla formazione, su cui noi di Artémat abbiamo basato il format University Talent Challenge. Stiamo parlando di “gamification”.

Si tratta di una tecnica che utilizza le dinamiche ludiche per stimolare l'engagement e la collaborazione. La fase finale di University Talent Challenge, infatti, è un Business Game, un'esperienza simulata ma estremamente realistica, che pone i team di partecipanti di fronte a sfide e problemi riguardanti la gestione d’impresa. In questo contesto, il singolo talento è importante, ma è la sinergia del gruppo che porta alle soluzioni ideali.

Il “role playing” è l’elemento chiave della gamification. Nel corso della simulazione, i partecipati assumono in modo spontaneo e naturale un ruolo all’interno del team, confrontano idee, superano ostacoli e prendendo decisioni insieme. Nella cornice di University Talent Challenge, poi, lavorare insieme è anche un’occasione di contaminazione culturale che può rivelarsi proficua anche sul profilo creativo. I team, infatti, sono formati da laureandi e neolaureati provenienti dalle facoltà di Ingegneria, Economia, Finanza, Statistica, Informatica e Fisica di tutte le università italiane.

Le fasi del gioco si svolgono in un ambiente protetto, cioè scevro dai fattori psicologici inibitori cui si può essere esposti in un luogo di lavoro reale. Trattandosi di una finzione, non si ha paura di dire la propria, non si teme il fallimento né si sente il peso delle responsabilità, perché non si possono fare danni. In questo contesto, il talento si esprime al massimo, dunque si aumenta anche il potenziale del gruppo.

Perché funziona? Semplice, il gioco ha un incredibile potere sulla psiche umana: stimola l'entusiasmo, la competizione (sana) e la determinazione. Quando si gioca in squadra, come avviene durante la nostra Challenge, emerge un altro aspetto fondamentale: la cooperazione. La vittoria è una meta comune, un traguardo da raggiungere insieme. E tutti giocano un ruolo cruciale per raggiungerla. 

La teoria impartita nelle aule universitarie è fondamentale, ma è nel mondo reale che le competenze vengono messe alla prova. University Talent Challenge rappresenta il ponte perfetto tra questi due mondi, perché fornisce ai partecipanti l’occasione ideale per applicare ciò che hanno imparato, portando valore al team cui vengono assegnati.

Partecipare all’UTC non è solo un'esperienza formativa, ma una vera e propria anteprima di ciò che ti attende nel mondo lavorativo. E durante la challenge ti renderai conto che, nell’universo professionale, il talento individuale può brillare, ma è l’insieme delle stelle che illumina il cielo.

 

Per maggiori informazioni e partecipare:

www.universitytalentchallenge.it

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